La Virtus Bolzano si riprende in fretta e inguaia il Levico
La seconda d'andata registra le brillanti conferme di Termeno, Benacense e Bozner mentre in casa levicense scatta l'allarme. Male pure il Lavis
Due giornate sono certamente insufficienti per emettere sentenze ma possono bastare per fornire indicazioni. Ed è così che dal secondo turno dell'Eccellenza regionale scaturiscono i primi segnali su una stagione che si preannuncia movimentata e ricca di motivi d'interesse.
Se la giornata d'avvio aveva offerto l'inattesa caduta delle favoritissime Levico Terme e Virtus Bolzano, l'ultima domenica ha proposto proprio il faccia a faccia fra le big ed era quindi presumibile che una delle due cominciasse a sorridere e l'altra continuasse a piangere: il 2-0 esterno a favore dei bolzanini decreta dunque la ritrovata fiducia per Kaptina e compagni mentre fa scattare l'allarme rosso nel club levicense. Non si può parlare di crisi, questo no, ma è scontato che l'insoddisfazione sia palpabile e se a brevissimo non ci sarà una convincente inversione di tendenza non ci si stupirebbe se venissero attuate decisioni traumatiche. Sotto questo profilo la trasferta di Selva di val Gardena di domenica prossima potrebbe rivelarsi passaggio cruciale.
Ma oltre al Levico a versare lacrime amare è il Lavis che archiviata l'annata tribolata in D non riesce proprio a riprendersi: è finito gambe all'aria pure nel match interno col Termeno, terza uscita ufficiale a becco asciutto su tre. Anche nell'ambiente rossoblu se non è zuppa è pan bagnato, i risultati non arrivano e la sfiducia si sta acuendo. Al contrario a Termeno si respira entusiasmo a pieni polmoni, esattamente come in casa Benacense e Bozner, le tre a punteggio pieno. Se dai bassoatesini tutto sommato si poteva aspettarselo, ben più sorprendenti appaiono i risultati fin qui centrati da rivani e bolzanini che uscivano da una stagione sofferta e da un mercato senza grandi squilli, eppure hanno fatto filotto pieno considerando anche la Coppa. Esiti non casuali che depongono a favore soprattutto dei loro condottieri, Bandera e Pomella, tecnici di grande esperienza che hanno impiegato davvero poco ad insediarsi perfettamente nelle nuove realtà.
Sulla retta via si colloca anche il Mori Santo Stefano uscito imbattuto dalla difficile prova di San Giorgio: i neroverdi sono una sicurezza e il match del prossimo turno, contro la capolista Benacense, si preannuncia tutto da vivere.
A metà del guado sono rimaste Union Trento Ravinense, Parcines e Gherdeina battute tutte e tre dopo il bell'esordio di fine agosto. Chi si è bellamente riavuto dopo un inizio shock è stato invece il Rovereto che ha messo k.o. il Valle Aurina con un gol per tempo, scongiurando ogni cattivo pensiero: come lo scorso anno aveva costruito la propria salvezza sul campo amico, così ancora al Quercia l'undici bianconero ha rilanciato le proprie quotazioni in attesa di poter contare appieno sul prezioso contributo dell'ultimo arrivato, l'ex professionista Alessandro Rossi.