Ravinense fermata dalla Bassa Anaunia, il Nago vince e allunga
Ha un che di surreale ciò che è successo ieri pomeriggio sul campo di Denno, in Val di Non, nel 3 a 1 impartito dalla Bassa Anunia alla Ravinense. Una squadra ormai già retrocessa, che non vinceva da ben diciannove partite, dal remoto 13 ottobre (quando aveva superato per 2 a 1 il Fiemme nel settimo turno del girone di andata), e che fino a ieri aveva raccolto solo tre miseri punti nella seconda parte di stagione, ha clamorosamente rovinato – forse in modo irreparabile – i piani dell’assoluta favorita della classe. Il divario tra le due formazioni era abissale sotto ogni punto di vista: la qualità dei singoli, l’esperienza, le aspettative, la necessità di vincere, gli obbiettivi, lo stato di forma. Eppure, nonostante fosse impensabile anche per i peggiori iettatori immaginare un esito simile, i nonesi hanno ribaltato le carte in tavola sorprendendo chiunque, facendo pensare, di primo acchito, ad un refuso nella trascrizione del punteggio. E una vittoria così eclatante, coerentemente con la propria natura, non poteva che giungere in maniera altrettanto sensazionale, come è infatti accaduto. A domare e decapitare la bestia biancoceleste è stato infatti un solo uomo, il classe 2005 Andrea Monteleone, il cui nome, se le cose dovessero mettersi male per i ravinotti, non verrà facilmente dimenticato. Si tratta di tre punti che la truppa di Marco Melone non poteva neanche prendere in considerazione di lasciare per strada in questo momento della stagione, contro un’avversaria così inguaiata. Ora i rionali, ritrovatisi a quattro lunghezze di distanza dal Nago Torbole a tre giornate dalla fine, dovranno vincere e sperare in un passo falso della capolista nelle due gare che rimangono oltre allo scontro diretto di domenica 18 maggio a Mattarello, in cui il destino di entrambe le squadre si compirà forse definitivamente.
Intanto, come testimoniano anche le parole a fine partita di mister Weidling, gli altogardesani continuano a macinare vittorie giocando con serenità e senza pressioni, con la consapevolezza di chi sa di aver fatto già molto di più di quanto si potesse chiedere o immaginare, e la fame e la determinazione di chi, arrivato a questo punto, non ha al contempo alcuna intenzione di fermarsi e cedere a un passo dalla fine.
È invece già festa in casa Dro Cavedine, perché con la vittoria di ieri ai danni del Sacco San Giorgio i ragazzi di mister Gabrielli hanno centrato l’obbiettivo salvezza con tre giornate di anticipo, grazie ad un girone di ritorno estremamente positivo, che ha permesso di rimediare alle grosse difficoltà riscontrate nella parte iniziale di stagione.
L’aria si fa più leggera anche a Molveno, perché la provvidenziale doppietta di Wegher, che ha confezionato la rimonta valsa tre punti d’oro contro l’Alense, ha spinto la formazione di mister Mariotti più in alto di quanto non si fosse mai trovata in graduatoria in questa stagione, ossia in quintultima posizione, superando la Rotaliana sconfitta in casa del Borgo. Per i rossazzurri si tratta del terzo successo in quattro partite, che conferisce loro un margine di quattro punti sul Sacco San Giorgio terzultimo, che potrebbero essere decisivi per sancire la tanto agognata salvezza.
Scivolano verso in basso invece i rotaliani che – con la gara con il Fiemme ancora da recuperare –, dopo i quattro risultati utili di fila dopo la lunga striscia negativa iniziata a dicembre, sembrano star subendo una pericolosa ricaduta, nuovamente sconfitti per la seconda volta di fila.
Infine, sebbene non ancora matematicamente certificata, la salvezza di Calisio e Garibaldina sembra essere una pratica ormai quasi totalmente sbrigata, che potrebbe archiviarsi per entrambe già nel prossimo turno nel caso di pieno bottino.