Dalla società

Il presidente Fabio Poletti fa il punto della situazione

Sono passati 80 giorni da quel 25 ottobre, domenica che per il pallone dilettantistico fu l'ultima di calcio giocato in un tormentatissimo 2020. La situazione la conosciamo tutti, la tanto temuta “seconda ondata” della pandemia ha costretto la Federazione a bloccare i campionati: le intenzioni del Comitato trentino prevedono la ripresa dell'Eccellenza a fine febbraio, con una formula che prevede la cancellazione del girone di ritorno e, dopo il completamento dell'andata ferma alla nona giornata, una seconda fase ridotta. I dubbi ovviamente sono ancora molti, ma in casa giallonera si prova a fare un bilancio degli ultimi mesi: nonostante tutto, i motivi per guardare avanti con ottimismo non mancano, come sottolineato dal presidente Fabio Poletti.

“In questo momento di difficoltà per il mondo intero – spiega il presidente del Comano Fiavé - la priorità assoluta è l'emergenza sanitaria. Con i palloni per ora fermi, in società siamo concentrati soprattutto sulla programmazione dell'attività, con un occhio particolare al settore giovanile. Non vediamo l'ora di poter tornare a divertirci in tutta sicurezza con il gioco più bello del mondo”.

A proposito di settore giovanile, il 2020 ha certificato il grande percorso portato avanti negli ultimi anni dal Comano Fiavé.
“Non ho nessun dubbio nell'affermare che la soddisfazione maggiore del 2020 è stata la valorizzazione del nostro vivaio, settore che nel contesto della nostra Valle ricopre una primaria importanza sociale oltre che sportiva: da diverse stagioni i nostri giovani sono seguiti da figure preparate e da dirigenti molto capaci, fattori che hanno portato a una continua crescita organizzativa e tecnica. L'aver fatto esordire in un campionato difficile come l'Eccellenza ben quattro ragazzi classe 2004 è quindi il coronamento di un progetto che dovrà proseguire su questa strada. Costruirci i giocatori in casa ci permette di essere sempre più autonomi nell'allestimento della prima squadra, cosa non certo banale in un momento di ristrettezze economiche. Il Comano Fiavé, però, ha come missione primaria la crescita di uomini, prima ancora che di calciatori”.

Per quanto riguarda l'Eccellenza, invece, quali sono gli obiettivi?
“Da diversi anni gli obiettivi in casa Comano Fiavé sono due, ovvero la salvezza nel massimo campionato regionale e il pareggio di bilancio. Dal punto di vista dei conti non sgarriamo di un centesimo, quando riprenderà il campionato vedremo se riusciremo a meritarci anche la salvezza sul campo. Faremo di tutto per riconfermarci in Eccellenza, nei due mesi in cui si è giocato abbiamo capito di potercela giocare con tutti, anzi spesso abbiamo fornito prove più convincenti contro formazioni più attrezzate, palesando più difficoltà nelle partite con avversari sulla carta più alla nostra portata”.

Quale l'auspicio per 2021?
“Speriamo innanzitutto di tornare prima possibile alla normalità, per poi vivere quelle sensazioni che solo il rettangolo di gioco riesce a regalare a noi appassionati. Poi penseremo alla salvezza e alla valorizzazione dei nostri giovani, traguardi che per noi sono paragonabili a un campionato vinto”.

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